La tutela del risparmio è un diritto fondamentale di tutti i cittadini, come sancisce la Costituzione italiana all'articolo 47, attraverso il quale i Padri fondatori hanno attribuito allo Stato il compito di disciplinare, coordinare e controllare l'esercizio del credito.
Uno dei principali organi preposti a tale funzione di vigilanza è la Banca d'Italia, istituita nella seconda metà dell'Ottocento per svolgere compiti basilari in tema di politica monetaria e, per l'appunto, di vigilanza sul risparmio.
La Banca d'Italia in particolare monitora l'operato delle banche e degli intermediari finanziari, al fine di garantire la correttezza del loro operato in un settore che è stato percorso da significative criticità in anni recenti.
Un altro organo che tutela gli investimenti di tutti i risparmiatori, grandi e piccoli, è la Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, creata nel 1974.
L'accresciuta importanza dei mercati borsistici e la loro apertura ad investitori non professionisti hanno contribuito a rendere indispensabile la sorveglianza esercita dalla Consob sulle società e sugli intermediari che operano in Borsa, richiamandoli al rispetto in tema di correttezza e trasparenza.
L'investitore può infatti essere penalizzato tanto da un comportamento scorretto delle società quotate, pensiamo ad esempio all'insider trading, quanto dall'aver ricevuto informazioni superficiali o incomprensibili per i non addetti ai lavori.
Ed il tema della corretta informazione è tanto più significativo per i piccoli risparmiatori ai quali dedicheremo un approfondimento di seguito.